Lama Ciampa Monlam (Preghiera d’amore) è nato in Tibet nel 1926 da una famiglia di nomadi.
All’eta di 4 anni entrò nel monastero Tsecioling dove acquisì il titolo di “Maestro di cerimonia” per il tempio di Lokesvara situato all’interno del Potala.
Nel 1962, a causa dell’invasione Cinese fuggì dal Tibet, si rifugiò prima in India e poi in Nepal nel monastero Samtenling a Bhodnat, dove strinse amicizia con Lama Tubten Yeshe.
Quando nel 1972 Lama Yeshe lasciò il monastero per fondare Kopan, Lama Monlam, al quale era stata offerta la carica di abate, rinunciò all’incarico e decise di dedicarsi intensamente alla meditazione.
Trascorse i primi nove anni di ritiro in una minuscola capanna sulla collina di Swayambu (tempio delle scimmie) dopo di che venne invitato da dei discepoli nepalesi a vivere e meditare al tempio di Vajra Yogini, a Parkin, dove continuò incessantemente la sua pratica in relazione alle divinità di Tara Bianca, Vajra Yogini e Yamantaka. Inoltre, là perfezionò le sue doti di guaritore.
A metà degli anni ’90, cominciò ad avere discepoli occidentali, tra i quali Valentino Giacomin, fondatore dell’Alice Project, una scuola sperimentale per bambini disagiati con sede a Sarnat e Bodhgaya nel nord dell’India. Nel 2005, su disposizioni del Dalai Lama, ne diventò guida spirituale.
Grazie alla sua abilità di scultore, modellò le statue del tempio di Tara costruito all’interno della scuola e diresse la costruzione di due Stupa commissionati da Valentino. Nel 2006, durante la seconda visita in Italia, divenne consigliere e guida spirituale di Stupa Onlus di Pomaia e cominciò a insegnare in forma privata.
Nel 2009, 2011 e 2013 su invito dell’Istituto Lama Tzong Khama ha insegnato nei centri FPMT italiani. Dal 2005 è stato assistito e tradotto dalla nipote Anila Tenzin Tsomo del monastero di Kopan.
Lama Monlam era solito definirsi un semplice monaco ma dietro quest’umiltà si manifestano doti di grande compassione e profonda conoscenza della pratica Buddhista.
“Voi avete incontrato molti grandi Lama, Rinpoche e Gheshe, ebbene io non sono un Rinpoche, non sono una reincarnazione, non sono neppure un Geshe, sono un semplice monaco . Perché vengo qui come insegnante? Alcuni dei miei amici mi hanno detto che, essendo stato in ritiro per molti anni, potrei essere di esempio e dare dei consigli che possono aiutarli nella vita. Così ho pensato che poiché pratico per aiutare altri, se le mie parole e i miei consigli possono aiutare la gente allora ho realizzato il mio scopo. Persino il mio guru, S.S. il Dalai Lama, mi ha detto che se puoi aiutare anche solo una persona questo è Dharma. Così sono contento di essere qui a condividere con voi la mia esperienza”.
Lama Ciampa Monlam ha smesso di respirare il 19 settembre 2018, entrando in meditazione di Chiara Luce.