“SAMSARA” – Torna ancora per poche proiezioni – CineClub Nickelodeon di Genova
“Samsara”, il film buddhista di Lois Patiño che ci invita a chiudere gli occhi
Giovedì 6 giugno ore 21:15,
Mercoledì 12 giugno ore 21:15,
Venerdì 14 giugno ore 21:15
presso il CineClub Nickelodeon di Genova
“Samsara” l’atteso film di Lois Patiño, Premio della Giuria in Encounters alla Berlinale 2023, esce in sala dal 23 maggio, distribuito da EXIT Media. Il film avrà delle anteprime alla Fondazione Prada di Milano e al cinema Barebrini di Roma. L’uscita al cinema conta con il patrocinio di ‘Unione Buddhista Italiana.
Il titolo del film fa riferimento al ciclo buddhista di morte e reincarnazione. Dai templi del Laos alle coste della Tanzania lo spettatore vivrà un’esperienza unica accompagnando un’anima nel suo transito da un corpo all’altro: le parole del Bardo Thodol, il “Libro tibetano dei morti”, saranno la guida per evitare che l’anima si
perda nell’aldilà.
Lois Patiño, astro nascente del cinema d’autore spagnolo, utilizza sapientemente la pellicola 16mm per creare effetti cromatici, viraggi e colori che sbavano, tipici del suo cinema, realizzando un viaggio allucinatorio che visualizza la fase che intercorre tra il trapasso e la rinascita di una nuova vita.
“Con Samsara -dichiara il regista-, ho raddoppiato il mio impegno per il cinema che mi interessa, come esperienza meditativa e contemplativa. Nella sua parte centrale, il film diventa un’esperienza di meditazione collettiva: un’esperienza intima e riflessiva in cui lo spettatore si lascia trasportare per 15 minuti, immergendosi nei suoni con gli occhi chiusi. Questa pratica può diventare straordinariamente potente in una sala affollata, creando un legame condiviso tra gli spettatori.”.
Patiño, dopo aver esplorato l’universo mitico della sua Galizia natia in film come “Lúa vermella” (2019) o “Costa da Morte” (2013), che gli valse il premio al Miglior regista emergente a Locarno, esplora nuovamente la relazione tra l’essere umano e il paesaggio, la spiritualità e la morte, portando lo spettatore in un’esperienza
“intima e meditativa” alla scoperta del sublime.